Personale competente per superare positivamente la verifica ispettiva di MCC ed evitare la revoca dell’agevolazione
Negli ultimi articoli abbiamo visionato nel dettaglio in cosa consiste l’avvio della verifica ispettiva lato azienda e quale documentazione l’impresa deve produrre a seguito della ricezione della PEC, che ne indica l’inizio.
Si tratta di una fase cruciale che può determinare, in caso di esito negativo, la revoca dell’agevolazione.
In caso di operazione di investimento dovrà essere dimostrato che il programma dello stesso è stato completato:
- entro 3 anni dalla data dell’erogazione (in caso di operazione finanziata in unica soluzione),
- entro 3 anni da quando l’operazione è stata perfezionata per almeno il 25% dell’importo totale dichiarato nella richiesta di ammissione al Fondo (in caso di operazione finanziata in più tranche).
La relazione finale, a corredo, dovrà essere inviata al Gestore del Fondo entro 1 mese dalla richiesta e conservata per i 5 anni successivi alla data di scadenza dell’operazione finanziaria garantita. La redazione e la conservazione è obbligatoria anche in caso di operazioni non sottoposte a controllo documentale.
Per tutte le altre richieste, entro 3 mesi dalla ricezione della PEC di avvio della verifica ispettiva, è necessario presentare i documenti che attestano il requisito di PMI e/o comprovare l’esattezza dei dati economico finanziari dichiarati eventualmente sul Portale per le Imprese.
La revoca dell’agevolazione comporta una sanzione pecuniaria da 2 a 4 volte l’equivalente di sovvenzione lordo (ESL) attribuito ad ogni singola garanzia e indicato sulle delibere di MCC destinate ai soggetti beneficiari finali.
Rivolgersi a personale competente che guidi la compilazione e la messa a punto dei vari documenti è essenziale per non incorrere nella revoca dell’agevolazione del Fondo.
Presto nuovi aggiornamenti riguardanti l’impatto della Garanzia MCC sulle PMI italiane.