Grande novità per gli ETS: dal 2024 possono ottenere finanziamenti garantiti dallo Stato fino all’80% dell’importo richiesto.
Grande novità dal 1° gennaio 2024 per gli Enti del Terzo Settore, ossia organizzazioni di volontariato, imprese sociali, fondazioni, associazioni, reti associative, società di mutuo soccorso ed enti filantropici e religiosi civilmente riconosciuti che operano senza scopo di lucro per finalità civiche e solidaristiche. È, infatti, entrata in vigore la riforma del Fondo di Garanzia per le PMI, introdotta dalla legge n. 191/2023, di conversione del Decreto Anticipi, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 16 dicembre 2023.
Si tratta di una misura importante per gli Enti del Terzo Settore, che ora possono accedere al Fondo di Garanzia, insieme alle piccole e medie imprese. Questo significa che non ci saranno più ostacoli nell’ottenere credito, e gli Enti del Terzo Settore potranno richiedere finanziamenti che coprano fino all’80% dell’importo desiderato.
Come richiedere il finanziamento e qual è l’importo massimo richiedibile?
La domanda di accesso al Fondo non va presentata direttamente dall’Ente del Terzo Settore richiedente. Bisognerà invece rivolgersi alla banca di riferimento per verificare la disponibilità del finanziamento e chiedere che venga attivata la garanzia pubblica. Sarà poi compito del proprio istituto di credito inoltrare la domanda per l’approvazione al Fondo, facilitando l’iter burocratico legato alla richiesta di un finanziamento.
Inoltre, proprio grazie alla copertura statale, le banche dovranno assumersi solo il 20% del rischio del prestito, rendendo l’accesso al credito più rapido e agevole anche per gli ETS. Questi ultimi potranno richiedere un finanziamento fino a un massimo di €60.000 per singola operazione con una modalità semplificata. Come accennato poco sopra, la garanzia ha una copertura fino all’80% dell’importo finanziato e per le microimprese ― all’interno della cui categoria vi sono Enti del Terzo Settore ― l’intervento del Fondo è gratuito.
In riferimento ai limiti di spesa, le garanzie concesse a favore delle suddette non potranno superare il 5% della dotazione annuale complessiva del Fondo di Garanzia. Questo limite è stato stabilito per assicurare una gestione efficiente e una distribuzione equa delle risorse. Tale percentuale risulta adeguata e sufficiente per soddisfare tutte le richieste che saranno presentate.
Enti del Terzo Settore: quali sono i requisiti specifici per beneficiare dei finanziamenti?
La garanzia del Fondo, un’agevolazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, finanziata anche attraverso risorse europee, viene accettata e attivata esclusivamente per prestiti erogati da banche o intermediari finanziari autorizzati. Questo meccanismo sostituisce le tradizionali garanzie, solitamente onerose, richieste per ottenere un finanziamento.
L’accesso al Fondo di Garanzia, con cui sia l’UE sia lo Stato supportano gli ETS, viene garantito a tutti coloro che sono iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, meglio noto come RUNTS, e al Repertorio Economico Amministrativo (REA) presso il Registro delle Imprese. Quest’ultimo contiene informazioni relative al carattere amministrativo, economico e statistico anche per i soggetti affiliati solo al REA.
Oltre alla regolare iscrizione, gli Enti del Terzo Settore che richiedono un finanziamento devono soddisfare delle condizioni imprescindibili, ossia:
– non avere esposizioni rientranti nell’ambito delle “sofferenze” o inadempienze o ritardi al momento della data della richiesta nei confronti degli istituti finanziatori
– non venire denominati come ‘imprese in difficoltà’, secondo quanto previsto dell’art. 2, punto 18, del regolamento di esenzione
– non essere in stato di liquidazione o scioglimento
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