Dal mese di luglio dello scorso anno le imprese agricole e della pesca sono ammissibili alla garanzia statale di Mediocredito Centrale, che gestisce, appunto, il Fondo Centrale di Garanzia. Si tratta di un’agevolazione istituita per semplificare l’accesso al credito alle PMI e ai professionisti e che sostituisce le garanzie spesso costose richieste da banche e intermediari finanziari al fine di ottenere un finanziamento.
Possibilità di accesso al Fondo di Garanzia per le imprese agricole
Le imprese che svolgono un’attività economica rientrante nella sezione “A – Agricoltura, silvicoltura e pesca” possono richiedere la garanzia del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI ai sensi del cosiddetto Temporary Framework, l’insieme di agevolazioni introdotte per salvaguardare lavoratori e imprese nel periodo di crisi generato dalla pandemia.
Nello specifico, le imprese agricole e della pesca possono accedere al Fondo con le seguenti modalità:
- finanziamento ai sensi dell’art. 13, lettera c) DL Liquidità: il finanziamento dovrà avere durata massima di 120 mesi* e importo massimo pari al 25% del fatturato o al doppio della spesa salariale. La copertura di garanzia sarà pari all’80%*;
- finanziamento ai sensi dell’art. 13, lettera m) DL Liquidità: operazioni fino a 30 mila euro e importo massimo pari al 25% del fatturato o al doppio della spesa salariale. La copertura di garanzia sarà pari al 90%*;
- finanziamenti ai sensi dell’art. 13, lettera e) DL Liquidità: operazioni fino a 72 mesi con percentuale di copertura all’80%.
* Novità derivanti dall’applicazione, a partire dal 1 luglio 2021, del DL Sostegni Bis che è ora al vaglio della Commissione Europea.
Scelta la tipologia di finanziamento è sufficiente presentare la richiesta alla propria banca di fiducia, le regole del Fondo di Garanzia sono molto inclusive: fino al 31 dicembre 2021 non viene svolta alcuna valutazione economico-finanziaria.
Le imprese appartenenti ai settori dell’agricoltura e della pesca possono beneficiare di aiuti ai sensi del Temporary Framework fino alla soglia, rispettivamente, di € 225 mila e di € 270 mila. *